Lataif - le qualità dell'Essenza

Pillole di saggezza

Esisto come sono e tanto mi basta,
se nessuno al mondo lo sa me ne resto tranquillo,
se ognuno e tutti lo sanno
me ne resto tranquillo.

Walt Whitman
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Autore: Marcella

La prima origine del grido è dal cuore, e
l’eco ne rimbomba nelle montagne del corpo;
o tu stordito dagli echi, dirigiti in silenzio
verso l’Origine della Voce che crea!

Rumi

Viaggio attraverso i colori e le qualità essenziali.

L’Essenza è il cuore del diamante e, come abbiamo visto nella pagina precedente, è dotata di diverse sfaccettature chiamate "latifa" il cui significato letterale è sottile, delicato, fine.L’insieme dei latifa è detto lataif, un sistema di tradizione Sufi che ci apre al livello interiore in cui ha origine l’energia, e attraverso il quale abbiamo accesso alle qualità dell’Essere.

L’Approccio del Diamante contempla la possibilità di sperimentare la propria vera natura attraverso l’attivazione dei diversi centri di percezione, i lataif appunto, che corrispondono ognuno a una posizione nel corpo fisico, a una qualità radiante e a un colore.
I principali latifa sono:
la Gioia, la Forza, la Volontà, la Pace e l’Amore Compassionevole.

L’apertura di ogni latifa - l’essere consapevoli dei suoi contenuti essenziali, incarnandoli - permette l’affioramento non solo delle qualità in esso contenute, ma anche di quelle appartenenti agli altri lataif.
Per esempio: quando sono "la forza", ovvero vivo pienamente la forza essenziale dotata di coraggio, entusiasmo, espansione, grandezza (e molte altre che vedremo nello specifico più avanti) molto probabilmente percepirò anche solidità, radicamento e fiducia, che sono caratteristiche della "volontà essenziale" e magari anche libertà, verità e purezza di intenzioni, caretteristiche degli altri tre lataif primari.

Nel quotidiano - e nelle sedute di counseling integrale che offro - non si segue un ordine: ogni tematica emozionale, se esplorata profondamente, farà affiorare la qualità corrispondente permettendo la comparsa naturale e spontanea di altre qualità; tuttavia nell’insegnamento del metodo c’è una precisa successione.

Cominciare un percorso come questo necessita innanzi tutto della chiara e profonda intenzione di conoscere se stessi, per cui la curiosità è il primo latifa che incontriamo:

    • La curiosità porta con sé la Gioia, la qualità del latifa giallo ed è il primo passo per aprirsi all’esplorazione.
      Il suo sacro impulso è IO DESIDERO, la naturale e vitale aspirazione dell’anima di esplorare l’ignoto e di conoscere se stessa in modo innocente e puro.
    • Per proseguire si ha bisogno del sostegno della Forza contenuta nel latifa rosso.
      Quella forza che fornisce la capacità di discernere, la determinazione a non mollare, il coraggio di spingersi nei meandri più oscuri.
      Il suo sacro impulso è IO POSSO.
    • La Forza, a sua volta, sarà sostenuta dalla Volontà del latifa bianco.
      La volontà di essere, di sostenere me stesso, di vivere pienamente, senza sforzo ma con determinazione.
      Il suo sacro impulso è IO VOGLIO.
    • Quando questi latif sono attivati si aprirà la possibilità di accedere al latifa nero che manifesterà la Pace essenziale.
      Si entrerà in un luogo di assoluto riconoscimento, intuizione e capacità di percezione.
      Il suo sacro impulso è IO PERCEPISCO.
    • La pace, infine, sfocerà naturalmente nell’Amore Compassionevole, la qualità del latifa verde.
      Quell’amore vero, che contempla il rispetto e il perdono di se stessi e degli altri, che incoraggia a “essere” invece di “fare”.
      Il suo sacro impulso è IO SONO

Il cammino è lungo, o meglio: impegnativo. Lo so per esperienza diretta. Eppure, una volta sperimentata la profondità dei latif, ci sembrerà assurdo essere stati separati per così lungo tempo dal nostro essere essenziale, che è noi, la materia di ciò che siamo: vicino a noi più del nostro sangue.
Sperimentando le qualità dell'Essenza -i latifa- ciò che si raggiunge è una gioia infinita e concreta, la gioia da cui si è partiti e che ora è più radicata e vibrante perché ci ha accompagnati verso una maggiore presenza e consapevolezza di noi stessi.

Nei prossimi articoli tratterò singolarmente ogni latifa ma prima c’è da chiedersi: come e dove trovarli se normalmente ne siamo inconsapevoli?


Invito all’auto-indagine:
  • Cosa accende in te il desiderio di conoscere te stesso pienamente? Perché indagare?
  • Fra le qualità essenziali primarie -brevemente descritte qui sopra-, quale senti più carente in te? C’è un motivo particolare per la sua carenza o mancanza?
  • Fra le qualità essenziali primarie quali senti più attivata in te? Ci sono particolari circostanze che la sostengono?

 

 

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