Sono questo e sono quello... tutte immagini e ruoli che in realtà sono in-form-azioni: azioni nella forma. Mi rappresentano ma non sono me.
Senza creatività non c'è vita.
Philippe Petit
Una palla di gomma è resiliente perché, anche sbattendo contro un muro a 100 all'ora, assorbe l'urto e non si rompe.
Per noi questo è impossibile: ci rompiamo sicuramente.
La nostra resilienza è la capacità di superare ostacoli e difficoltà, cadute e traumi.
La ricerca di serenità e di potere personale è un impulso naturale verso cui tutti tendiamo, e la resilienza è una dote del nostro essere.
Cadiamo e ci rialziamo, cadiamo ancora e ci rialziamo ancora... A volte, però, il precipizio è così profondo che risalire non è così facile e automatico.
Dobbiamo attingere a tutta la nostra forza e coraggio, a tutta la volontà e fiducia.
E se ancora non riusciamo ad uscire da quel buco, abbiamo la possibilità di chiedere aiuto.
Tanti credono che fare ciò sia indice di incapacità e di debolezza, invece, credimi: chiedere aiuto quando siamo in difficoltà è sinonimo di intelligenza, umiltà e, perché no, di resilienza!
Il tuo giudice interiore può non essere d'accordo: "la resilienza è un'altra cosa", suggerisce, ma credimi: è proprio così.
Se resilienza è quella capacità di trovare soluzioni quando apparentemente non ce ne sono, di agire nel momento attuale in modo autentico e costruttivo, se una mano è ciò che ci vuole, allora prendila!
Spesso in seduta, quando incoraggio le persone ad attingere alla propria creatività, mi sento rispondere: "ma io non sono creativa!". BUGIA!!!!!!!
Come la resilienza, la creatività è una dote innata in ogni essere umano e non è appannaggio solo degli artisti.
E' vivere la vita con curiosità e fluidità come facevamo da bambini.
Creativo è colui che sa trovare nuove soluzioni, rinnovarsi in ciò che fa scoprendo vie nuove e mezzi nuovi.
La creatività, infatti, è la capacità di immaginare e di mettere in pratica idee e progetti, e lo fa seguendo l'impulso naturale della nostra Essenza che, agendo attraverso il sentimento, ha possibilità inventive stupefacenti.
E, siccome l'essenza vive nel "qui e ora", il creativo risponde in modo autentico alla situazione che sta vivendo senza far ricorso necessariamente alle memorie passate.
Vuol dire che, se anche in passato abbiamo superato prove simili a quelle che stiamo vivendo ora, ciò che stiamo affrontando nel presente è assolutamente nuovo e nuova deve essere anche la risposta.
Se re-agiamo in modo automatico, come abbiamo imparato dalla nostra esperienza ed educazione, perdiamo l'occasione di essere autentici e creativi.
La memoria (veloce come un fulmine) ci fa re-agire.
La nostra forza e volontà - che sono due delle qualità primarie dell'Essenza - invece, ci fanno agire e c'è una grande differenza!
Re-agire è un'azione contraria - il più delle volte automatica e non vagliata dalla ragione - che va contro qualcosa e spesso si ritorce.
Agire ha in sé il concetto etimologico di condurre, guidare, ed è un'azione che va verso una risoluzione ed evoluzione.
Quindi essere creativi significa sperimentare se stessi in azioni nuove ricercando risposte feconde e inedite.
Vuoi essere resiliente? Non ci si scappa: devi essere creativa!
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Nel laboratorio di disegno onirico e psicodramma "Immagino e creo la mia vita" che sto organizzando nel mio studio a Villafranca nell'autunno 2018 affrontiamo questi temi.
http://www.counselart.it/immagino-creo-la-mia-vita/
Dagli un'occhiata e se ti piace partecipa.
Se abiti distante da Villafranca o da Verona e vuoi organizzarne uno nella tua città o associazione, scrivimi e vediamo cosa si può fare.
Ovviamente se sei lontana non posso venire tutte le settimane: possiamo però organizzare dei laboratori intensivi di una giornata.
Amo tantissimo questo lavoro e lo reputo il primo gradino per la propria evoluzione, quindi mi piacerebbe condividerlo con più persone possibili come contributo mio a un mondo più evoluto e cosciente.
Ciao e buona vita!
Photo credits: pixabay
Sono questo e sono quello... tutte immagini e ruoli che in realtà sono in-form-azioni: azioni nella forma. Mi rappresentano ma non sono me.
Da dove nasce la sofferenza e cosa attivare in noi per superarla? Scopriamolo insieme