Sono questo e sono quello... tutte immagini e ruoli che in realtà sono in-form-azioni: azioni nella forma. Mi rappresentano ma non sono me.
Riflettevo sul radicamento stamattina all’alba quando dalla finestra osservavo le piante del mio giardino completamente immobili nel loro stare, luminose e maestose, tranquille.
Guardandole, mi è sorta questa considerazione: la loro compostezza e magnificenza, verticalità ed equilibrio, sono dati dal loro essere totalmente radicate.
Se non lo fossero piano piano si inclinerebbero, cadrebbero a terra e poi morirebbero.
Allora ho pensato:
Il radicamento è la capacità di stare sui propri piedi, la sensazione chiara e netta di avere un centro e una solidità intrinseca che ci fa agire con coerenza e fermezza.
Quindi mi son chiesta quali qualità dell’Essere sostengono tutto ciò, e subito ho capito che sono principalmente due:
la Volontà che attinge alla fiducia in se stessi e nelle proprie intenzioni,
la Forza che sprigiona dal coraggio di affermare chi si è in modo autentico e potente.
Quindi essere radicati significa avere fiducia e coraggio in se stessi … e questo mi pare una buona riflessione.
Quando non lo siamo, infatti re-agiamo automaticamente alle situazioni e perdiamo il nostro centro… in qualche modo viviamo come zombi e ci pieghiamo un po’ per volta per cadere infine a terra, morti, come piante abbattute.
Ora è passato mezzogiorno e riguardo il giardino.
C’è un bel vento e le chiome delle piante sono scosse. Nei momenti di massima potenza del vento, si piegano allo spasmo e poi ritornano su. Wow che capacità di resilienza!
Seguendo il filo del pensiero di stamattina, ho quindi riflettuto su questo nuovo aspetto.
La resilienza pare opposta al radicamento: è forse la capacità di essere flessuosi e di adattarsi agli avvenimenti esterni, di lasciarsi colpire senza porre resistenza? Forse sì, ma c’è di più.
La resilienza, per noi esseri umani, è la capacità di rispondere in modo adeguato alle situazioni senza perdere il proprio centro e integrità.
Quale qualità dell’Essere sostiene tutto ciò, mi son chiesta? Immediatamente mi è arrivata la risposta:
è la Curiosità contenuta nella Gioia Essenziale.
Sì, per essere resilienti, la prima cosa che possiamo fare è di attingere al desiderio e all’intenzione di conoscere, esplorare, sperimentare.
Solo così possiamo trovare la giusta risposta a ciò che accade dentro e intorno a noi.
Per fare ciò, però, abbiamo bisogno di essere radicati: coraggiosi e fiduciosi.
Quindi la resilienza è imprescindibile dal radicamento.
Se non ha radici forti la pianta non potrebbe ritornare sù… cadrebbe e morirebbe come detto prima.
Analogamente, se non abbiamo radicamento non possiamo trovare la giusta risposta che il momento presente esige.
Chiaro, no?
Sei d’accordo?
Cosa pensi di queste riflessioni?
Resilienza e radicamento cosa sono per te?
Osserva la natura: lei ci insegna sempre qualche cosa.
Esplora le tue idee o convinzioni e condividi, se vuoi, le tue risposte.
Sono veramente curiosa di sapere la tua opinione.
Per approfondire vedi anche questo articolo che parla di creatività e resilienza
Foto di Wolfgang Engel da Pixabay
Sono questo e sono quello... tutte immagini e ruoli che in realtà sono in-form-azioni: azioni nella forma. Mi rappresentano ma non sono me.
Da dove nasce la sofferenza e cosa attivare in noi per superarla? Scopriamolo insieme